Non c’è pace per la Juventus e Massimiliano Allegri sul tema infortuni. Proprio in questi minuti è stato confermato il problema fisico del proprio giocatore ed ora il rischio è quello di un lungo stop. Nei prossimi giorni potrebbero essere fatti dei controlli medici per capire meglio come comportarsi.
Juventus: tegola per Allegri, preoccupa l’infortunio
Il momento in casa Juventus non è sicuramente positivo, ma gli infortuni non stanno sicuramente aiutando Allegri e i bianconeri. La sosta potrebbe consentire al tecnico toscano di avere a disposizione una rosa più ampia, ma crescono le possibilità di dover fare a meno di un altro giocatore visto che, secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, ormai da tempo sta giocando con un fastidio sotto il ginocchio.
Per il momento nessuna decisione è stata presa, ma il rischio è quello di peggiorare la situazione in caso di un mancato stop.
Per questo motivo la Juventus potrebbe decidere di fermare Bremer per consentirgli di recuperare al meglio da questo piccolo infortunio.
Ultime Juventus: problema sotto al ginocchio per Bremer
Il piccolo infortunio di Bremer non è stato mai annunciato da parte della Juventus e soprattutto il giocatore ha preferito non fermarsi considerando anche la continua emergenza in casa bianconera.
La speranza di Allegri era sicuramente quella di sfruttare la sosta per provare a rimetterlo nelle migliori condizioni, ma il Brasile lo ha chiamato ed ora diventa tutto molto più complicato e difficile da risolvere. La speranza è quella di non dover fare i conti con uno stop lungo considerando che il rischio è quello di peggiorare la situazione facendolo giocare.
Infortunio Bremer: le sue condizioni
L’infortunio di Bremer potrebbe essere risolto con un periodo di riposo ed una terapia ad hoc, ma gli impegni non hanno permesso al giocatore di fermarsi. Ora vedremo se ad ottobre Allegri provvederà ad un piccolo turno di riposo per farlo riposare oppure dovrà continuare a forzare anche a rischio di aggravare la situazione e fermarsi ancora più tardi.
