L’Inter e Alessandro Bastoni hanno ancora qualcosa da chiarire, il cambio di Simone Inzaghi è stato un esempio lampante. Anche perché a distanza di giorni il caso sembra congelato, ma fa capire come nell’ambiente ci sia qualcosa che non va.
Inter, un nuovo problema in vista
Non è stata solamente la gara di domenica contro l’Udinese ad allarmare tutto l’ambiente. Perché forse sarebbe anche comodo appigliarsi a un singolo episodio, ma c’è qualcosa che non va nel clan nerazzurro con quelli che dovrebbero essere i fedelissimi.
Prima Barella, ora Bastoni, poi chissà: l’Inter di Inzaghi sta mettendo in dubbio anche i giovani campioni. L’impressione dei tifosi è che ci sia solamente grande confusione e si dovrà rimediare in fretta anche alle gaffe fatte con chi rappresenta il presente ma soprattutto il futuro della squadra.
Bastoni furioso con Inzaghi
Secondo Sky Sport la sostituzione di Bastoni non è un caso isolato, quanto una spia che deve essere risolta prima di provare una sorta di incendio sportivo. Analizzando la gara, Bastoni ha rimediato un giallo con l’Inter ma era andato anche alla conclusione, sfiorando il gol per Inzaghi.
Il cambio ha quindi una radice profonda, il tecnico non è più convinto del centrale italiano. Ciò potrebbe così scatenare un meccanismo particolare per gennaio, anche perché aver cambiato continuamente il trio difensivo non depone a favore del tecnico, considerando i tanti gol presi.
I nerazzurri devono risolvere il caso
I calci in panchina di Bastoni sono stati memorizzati dall’Inter e da Inzaghi come un segnale di nervosismo, ma da dove proviene tutto ciò? Di certo anche dalla mancanza di fiducia del tecnico, che al suo posto ha inserito addirittura un centrale adattato (Dimarco) e non un centrale puro come De Vrij.
Soprattutto, le sirene di mercato hanno sedotto il giovane stopper italiano, era stato corteggiato da parecchi club, soprattutto in Premier League. Gennaio non è lontanissimo, l’Inter, Bastoni e Inzaghi dovranno chiarirsi e capire come andare avanti. Altrimenti, non mancheranno i club pronti a regalare una maxi plusvalenza e un altro rimpianto per gli sportivi italiani.