Maurizio Sarri ai microfoni di ‘Sky Sport’ si sofferma sulla sconfitta della sua Lazio in casa del Midtjylland. Un vero tracollo che anche il tecnico biancoceleste fa davvero fatica a spiegare. Andiamo a vedere nei dettagli le parole dell’allenatore e cosa potrebbe cambiare in futuro.
Midtjylland-Lazio: le dichiarazioni di Sarri nel post partita
E’ un Sarri molto deluso quello che parla nel post partita di Midtjylland-Lazio. Una sconfitta per 5-1 molto pesante che rischia di lasciare scorie importanti in futuro e sicuramente ora la stessa squadra biancoceleste è chiamata ad un riscatto per cercare di dimenticare il prima possibile la sconfitta e mettere al sicuro la panchina del proprio tecnico.
Inutile dire che quando succedono cose simili il rischio è quello di un esonero oppure di una riflessione da parte della società. Per il momento non ci saranno particolari decisioni, ma sicuramente ci si aspetta una reazione.
Nel post partita ai microfoni di Sky Sport Sarri si è detto molto deluso e si è preso comunque la responsabilità della sconfitta.
Sarri: “Ecco qual è stato il problema”
Maurizio Sarri dopo Midtjylland-Lazio si è soffermato sul problema che ha portato alla sconfitta: “Questa Lazio si è vista in alcune occasioni lo scorso anno. Si tratta di una squadra che non si presenta in campo e poi fa una partita simile a questa. Stasera fa più male perché pensavamo di essere sulla strada giusta, ma è mancata umiltà. Eravamo certi di recuperarla e quando è così fai fatica ad uscirne fuori“.
“La responsabilità è solo mia – ha aggiunto il tecnico biancoceleste riportato da tuttomercatoweb.com – poi con i giocatori ci parlerà io. Da loro mi aspetto una spiegazione perché siamo arrivati in Danimarca con una presunzione immensa. Abbiamo giocato come se dovevamo gestire un 4-0 e invece non era così“.
Sarri: “Non è colpa del turnover”
Sarri in questo post partita non dà la responsabilità al turnover: “Non penso che siano stati i cambi o le scelte di inizio partita. I sedici li ho visti tutti sullo stesso livello mentale“.
