Andriy Schevchenko torna a essere un nome importante per la Serie A, questa volta nelle vesti da allenatore. Ed è proprio un presidente a parlare dell’ucraino e della sua destinazione nel massimo campionato, dopo l’esperienza della scorsa stagione.
Serie A, l’ucraino torna in panchina
Il vortice dei cambi non risparmia proprio nessuno. Non è un caso come questa sia una settimana abbastanza frenetica, come lo sarà anche la prossima per gli allenatori. La pausa delle nazionali aiuterà eventuali nuovi allenatori per andare all’arrembaggio nelle loro avventure in panchina, i nomi si rincorrono.
Un presidente ora ha annunciato il destino di Andriy Schevchenko in Serie A. Sarebbe il ritorno per l’ucraino, nella scorsa stagione insieme a Mauro Tassotti non raccolse molto in un Genoa che sarebbe poi retrocesso in Serie B, nonostante l’approdo di Blessin. Subentrato a Ballardini nella scorsa stagione, in undici partite non è riuscito a dare una svolta, ottenendo una media di 0,55 punti
Schevchenko, le parole del presidente
Da attaccante ad allenatore nel giro di pochi anni, il mister ucraino è sempre un nome caldo. Che interessa e non poco anche a chi lo ha avuto in precedenza e ne ha tratto grande gioia. Tocca al presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, parlare di Schevchenko in Serie A, da tecnico al Monza: «Assolutamente no, Berlusconi non lo ha chiesto per i brianzoli».
La dichiarazione a Tele Nord è stata così una conferma di come il Monza si sia affidato ora a Raffaele Palladino, senza prendere in considerazione altre vecchie glorie del Milan di Ancelotti in panchina.
Sheva resta al Genoa, ma senza panchina
I brianzoli ripartono da Palladino, che ha giocato con Izzo ed è amico di Petagna, l’uomo “fatto fuori” da Stroppa al Monza nella gara di domenica, mandandolo in tribuna. Non sarà un semplice traghettatore, l’ex calciatore di Crotone e Genoa sarà in panchina almeno per un bel po’.
Schevchenko dovrà aspettare un’altra meta in Serie A, Zangrillo ne faciliterà comunque l’approdo. Il Genoa infatti lo ha sotto contratto ancora sino al 2024, ovviamente vorrebbe ben presto una sistemazione dell’ucraino per liberarsi di un ingaggio oneroso.