Non si placano le polemiche della tifoseria bianconera nei confronti dell’allenatore toscano, reo di non aver dato un’identità ad una squadra che sta faticando e non poco tra campionato e coppa. Tifosi della Vecchia Signora imbufaliti e stanchi dell’attuale tecnico juventino: sui social continua la ‘rivolta’, con l’hashtag #Allegriout in tendenza. La partita contro i granata ha provocato nuovi malumori nell’ambiente bianconero.
Juve, Allegri esonerato: in tendenza #Allegriout
Possibile cambio di panchina in casa Juve. Le prossime partite potrebbero essere fatali per Massimiliano Allegri, con la società che potrebbe cambiare allenatore per dare una scossa alla squadra con l’obiettivo di portare nuovo entusiasmo in casa bianconera iniziando a smuovere una squadra che ha faticato anche con la Salernitana.
Per provare a cambiare passo la dirigenza bianconera potrebbe dire addio a Max Allegri in caso di passo falso col Benfica.
L’annuncio di questo cambio in panchina è già arrivato sui social dove sta spopolando l’hashtag #Allegriout con i tifosi bianconeri che chiedono a gran voce l’esonero del tecnico livornese principale colpevole e responsabile delle prestazioni della squadra e, soprattutto, delle formazioni sbagliate.
Juve: continua il pressing dei tifosi: ‘Esonerate Allegri’
In caso di mancato risultato in Champions League contro il Benfica, Massimiliano Allegri potrebbe essere esonerato dalla Juventus. La separazione tra i bianconeri e il tecnico della formazione piemontese è fortemente legata agli ultimi risultati e ad un gioco che fatica a decollare.
La prova di ieri sera contro la Salernitana, seppur condizionata da un errore clamoroso del Var è stata imbarazzante e non è andata a genio a diversi tifosi della Juventus pronto a scrivere sui social, alla fine di ogni tweet l’hashtag #AllegriOut.
Allegri pronto ad andare via
Il cammino della Juventus con il tecnico toscano, in questa stagione, ha visto una sola sconfitta (in Champions).
Nelle prossime partite, l’allenatore bianconero si giocherà il futuro e la permanenza a Torino. Serve un cambio di marcia e i vertici societari sono pronti a passare all’azione.