Roberto De Zerbi è pronto al ritorno a panchina, la scelta del club arriva quasi a sorpresa. Il mister, dopo l’esperienza ucraina, ha bisogno di pensare unicamente al calcio e quella prospettata è davvero una missione interessante, che è nelle sue corde.
De Zerbi, un ritorno gradito
Negli ultimi tempi è stato più protagonista per gesti solidali che non in campo. Forzatamente, vista la situazione che ha colpito l’Ucraina, dove lui – insieme al suo staff – hanno cercato di aiutare quanto più possibile tutti quelli che ruotavano intorno allo Shakthar.
L’esperienza di vita è stata intensa, ora vuole pensare alla sua carriera da allenatore che può ripartire con una sfida affascinante. Roberto De Zerbi è il tecnico in pole position per una panchina che si è liberata a sorpresa, il mister ha bisogno di staccare la spina e ripartire con entusiasmo.
Il tecnico è scelto a sorpresa
La visione di un calcio offensivo piace a tutti, soprattutto a chi deve fare di necessità virtù e spera di trovare subito un’alchimia. L’ingaggio di De Zerbi in panchina è quasi last minute, il tecnico una settimana fa era all’oscuro di tutto.
I recenti capitomboli europei hanno mosso la geografia delle panchine, secondo Sportitalia anche il mister è coinvolto. De Zerbi sembra prossimo alla panchina del Brighton in Premier League, vista la partenza del loro tecnico Potter per il Chelsea.
De Zerbi-Brighton, trattativa in corso
Il club incassa ben 24 milioni di euro dalla partenza del mister titolare, può così concentrarsi sulla scelta dell’erede. De Zerbi in panchina garantirebbe un calcio d’attacco, quello che piace ai tifosi del club inglese. In Premier potrebbe essere l’uomo giusto al momento giusto, la pausa per rispettare il dolore del Regno entra in quest’ottico.
Approfittando anche dello stop per le nazionali, il mister italiano avrebbe molto tempo per conoscere a fondo la sua squadra, prima di scendere in campo. Una situazione ideale che il tecnico valuta attentamente, soprattutto considerando come a gennaio potrebbe cambiare la squadra, prendendo qualche suo pupillo dall’Ucraina o dall’Italia.