La Juve di Agnelli è ancora contestata dai tifosi, che sui social si stanno praticamente scatenando in queste ore. Il club bianconero non sembra di godere di grande credito nei riguardi di una buona parte della tifoseria, stanca di dover subire scelte sempre più lontane dal volere del popolo.
Juve, una scelta che non piace
Non è la prima volta e forse non sarà nemmeno l’ultima. C’è però un clima sempre più in crescita che sicuramente non fa bene all’ambiente, spesso condizionato su fattori extra calcistici. La Juve di Andrea Agnelli e i tifosi sembrano viaggiare quasi su due emisferi distinti, le visioni non sono propriamente in sinergia.
Dalla Superlega al caro dei biglietti, passando anche per le decisioni di mercato è tutto un discutere, mentre ora c’è un’ultima scelta che viene analizzata anche con amara ironia.
Agnelli contestato, ecco i motivi
Evidentemente, la voglia di prendere il mercato americano di petto sta facendo dimenticare il concetto base della squadra, quella di un gruppo che puntava molto sul made in Italy e sui cromatismi classici. È bastata un’indiscrezione di Footy Headlines a far scaldare i supporter: la nuova terza maglia della Juve sarà rosa e blu, i tifosi stanno già criticando Agnelli.
https://twitter.com/Footy_Headlines/status/1557393346775203841?t=iX25MsZ3YU09CT6eAgs6lw&s=08
Non è la prima volta che una maglia juventina entra in discussione, basti pensare al modello arancionero oppure sempre a un’altra rosa che è rimasta indigesta due stagioni fa.
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Maglia Juve, i social sono animati
I tifosi della Juve non sempre danno ragione ad Agnelli, questa maglia appena spoilerata è già in discussione. Diventa così un problema quasi andare in campo con questa divisa e, se il malumore crescerà a dismisura, potrebbe essere una maglia che resterà solamente su carta.
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Il cromatismo juventino non è di quelli classici e forse nemmeno rivisitato in chiave moderna, una buona parte della tifoseria rimpiange le maglie di lana. Quelle classiche, con strisce verticali e senza improbabili fantasie da sfoggiare.
