Un club in Serie B è a rischio iscrizione, i tifosi vivono queste ore con il fiato sospeso. Una storica piazza del calcio italiano è in difficoltà, la prossima stagione è messa a duro rischio. In particolare, una grande città segue con ansia quanto sta accadendo, le ultime potrebbero far tirare un vero e proprio sospiro di sollievo.
Serie B, c’è un club che rischia
Non è solo il calcio delle big a interessare i tifosi, quanto e forse soprattutto quello delle squadre cittadine. In questo caso c’è una città, una provincia e anche tutta una regione che sta tenendo il fiato sospeso. Un club di Serie B è in difficoltà, il rischio concreto è di non procedere con l’iscrizione al campionato.
Sarebbe un vero peccato, una calda piazza che vive di calcio si troverebbe di colpo senza nulla e i tifosi non vogliono questo, considerando sempre l’affetto riversato allo stadio. Una situazione che viene monitorata, ma che potrebbe trovare ben presto una soluzione.
Ecco cosa sta accadendo
Un club in Serie B a rischio iscrizione: delle venti squadre, la Reggina non vive di certo un periodo tranquillo. Il passaggio di proprietà potrebbe avvenire nelle prossime ore, e tutto questo riporterebbe un po’ di sereno a tutti.
La Reggina in Serie B sta passando all’imprenditore Felice Saladini, secondo Tuttoreggina, già proprietario del Lamezia Terme e pronto a chiudere la trattativa nelle prossime ore. Rilevando il club, chiaramente penserà all’aspetto finanziario – abbastanza delicato per i calabresi – e poi a quello sportivo.
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L’iscrizione è messa al sicuro
Il closing del nuovo proprietario porterebbe una probabile certezza: ci sarebbe l’iscrizione in Serie B della Reggina. Chi rileverà la squadra (Saladini o un altro patron) garantirebbe la fideiussione necessaria a completare la documentazione basilare per l’iscrizione al campionato cadetto.
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La piazza di Reggio Calabria vive con grande attesa questi giorni, il club da qualche anno è tornato in Serie B, l’iscrizione è un atto quasi dovuto. Sognando – chissà – anche tempi non troppo lontani, quando il “Granillo” era teatro di epiche battaglie.