Fanno discutere le parole di Fabio Capello, un tecnico che quando si confessa lascia sempre motivi di analisi. Il gran rifiuto verso l’allenatore diventa il motivo di spunto per una riflessione che si allarga anche per i contorni del calcio italiano.
Fabio Capello non le manda a dire
È uno degli allenatori più vincenti ma anche più discussi del calcio italiano. Un carattere non certo facile lo accompagna, friulano di base ma cittadino del mondo in sostanza, trofei e panchine sono arrivati un po’ dovunque.
Fabio Capello è un tecnico sanguigno con un rifiuto che si fa sentire, confessato nella kermesse organizzata dal Corriere dello Sport. Nella kermesse del “Calcio che conta”, le parole del mister sono fonte di discussioni, andando ad analizzare anche la crisi del calcio italiano, come riportato da Tmw.
Il tecnico parla del rifiuto
Nel corso del dibattito, l’ormai ex tecnico ha risposto in maniera spontanea alle domande nonché ai quesiti sulla crisi del calcio italiano. Fabio Capello ha avuto un rifiuto, anzi una mancata chiamata da Coverciano: non è stato mai invitato come tecnico per insegnare il mestiere.
Una sorta di smacco, considerando come il tecnico abbia un curriculum di tutto rispetto con quattro scudetti al Milan, uno alla Roma e due alla Juve (anche se cancellati dagli esiti di Calciopoli). Un tecnico come Fabio Capello servirebbe alle nuove leve, tutto sommato l’esperienza può essere sempre utile.
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Fabio Capello, che discussione
Rifiuto o mancato invito, Fabio Capello come tecnico potrebbe ancora essere utile. La sua ultima esperienza è stata in Cina dopo le avventure da commissario tecnico di Inghilterra e Russia, potrebbe essere impegnato in un’altra veste.
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Per altro, Capello ha ammesso di essere amareggiato, ironizzando sul fatto di avere poca esperienza e di poter dare poco. La crisi dei tecnici, la poca esperienza in panchina e le mancate soddisfazioni europee sono sufficienti per dare una chance nuovamente al mister friulano?
