L’Uefa dice no ai club italiani, che rischiano ora tanto per il prossimo futuro. Le indiscrezioni di Bloomberg portano così a una svolta nel futuro dei top team, che dovranno ora prendere delle contromisure.
No dell’Uefa ai club italiani
Fa discutere molto quanto sta accadendo nelle ultime ore nelle stanze dei bottoni del calcio mondiale ed europeo. Come una sorta di dietrofront, che colpisce quanti stanno investendo e ora vedono a repentaglio il loro futuro in campo.
Non arrivano buone notizie per i top club, nostrani ed esteri, che dovranno ora fare quadrato e cercare la massima collaborazione. Il no della Uefa penalizza i club italiani, che non potranno così contare sull’appoggio istituzionale nonché su quanto promesso qualche tempo fa.
Il taglio penalizza tutti
Secondo Bloomberg, quanto sta accadendo metterà davvero in difficoltà i club. In particolar modo saranno i conti economici a soffrire per questa scelta. Il No della Uefa, al momento, penalizza i club italiani: il piano da sei miliardi di euro di aiuto è stato bloccato.
Uno stop che al momento non piace proprio ai nostri top team, nonché a tutti quelli che in Europa investono grosse cifre. Questi sei miliardi sono necessari per la sopravvivenza, in alcuni casi, delle compagini ed erano inseriti in un piano di ripresa dovuto ai danni di bilancio da covid.
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Cosa accadrà in futuro
La decisione però non sembra essere definitiva, ci sono dei margini da ricucire. In particolare, questo no penalizza i club italiani soprattutto per la ripartizione, vero tema centrale. Il rifiuto di questi fondi arriverebbe proprio da una suddivisione che rischierebbe di scontentare un po’ tutti, poiché non sarebbero stati impostati dei parametri precisi.
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Come aiutare i club? Per storia o per risultati ottenuti nel medio-breve periodo? È questa una chiave di analisi importante da dover scoprire. Sino ad allora, l’Uefa e i club italiani avranno molto da discutere per sbloccare fondi che sono vitali.