Il razzismo in Serie B e un daspo che arriva in maniera immediata. Quanto accaduto nei giorni scorsi ha fatto decisamente riflettere e indignare, la punizione inflitta è stata praticamente esemplare.
Razzismo, pena esemplare
Nonostante siamo nel 2022 e in un periodo dove dovremmo essere molto più uniti causa guerra e covid, e non lo diciamo di certo per retorica, dobbiamo ancora registrare casi che nulla hanno a che fare con il mondo dello sport.
Il razzismo territoriale ha colpito la Serie B, il mondo del calcio ha preso una posizione netta, facendo capire chiaramente da che parte stare. Così, il provvedimento conosciuto pochi minuti fa è esemplare, per capire come il mondo del calcio e dello sport deve ripudiare, sempre e comunque, atteggiamenti poco consoni.
Lo scandalo in Serie B
Non in campo, ma dietro lo schermo. Un caso che ha fatto indignare due comunità, all’estremo geografico dell’Italia. Il casus belli arriva dopo Vicenza-Cosenza quando un “supporter” dei berici in un video ha lanciato accuse razziste ai tifosi calabresi.
Le polemiche non sono mancate per questo caso di razzismo che ha coinvolto la Serie B. Numerose le attestazioni di solidarietà ai tifosi cosentini e, al contempo, la ferma indignazione per quanto visto. Il caso è emerso ed è arrivato il provvedimento che gli sportivi (quelli veri) aspettavano.
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Il daspo per cinque anni
Al “tifoso” del Vicenza è andata decisamente male. Usare il razzismo per una gara di Serie B è valso un daspo di cinque anni, come riportato da un tweet del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Identificato lo pseudotifoso del Vicenza che ha insultato i calabresi.Per lui Daspo per 5 anni e indagine penale della Procura. Bene così. Adesso, in vista della partita di venerdì, si abbassino i toni e si pensi ad una gara che deve essere solo competizione sportiva e nulla più
— Roberto Occhiuto (@robertoocchiuto) May 16, 2022
Una decisione netta che deve essere da esempio: il calcio deve sempre e comunque essere dalla parte giusta, soprattutto in un momento come questo.
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Da Cosenza e anche da Vicenza sono arrivati messaggi distensivi per ricordare come una partita di calcio non deve essere l’arena per scatenare violenze. Per altro, venerdì sera lo stadio “San Vito” avrà il pienone per la gara che deciderà chi resterà in Serie B.