Stefano Pioli post Verona-Milan ha analizzato l’esito di una gara vibrante e ricca di spunti. Il tecnico ora ha il difficile compito di non dare nulla per scontato, ma al traguardo scudetto mancano solamente quattro punti da raggiungere.
La (non) fatal Verona
Il pericolo più grande era dato dai ricordi. La fatal Verona è sempre un brutto affare per il Milan di Pioli, che per due volte ha perso lo scudetto sul campo del “Bentegodi”. Altre epoche, c’era ancora la lira e non c’era il Var, Pioli ai tempi giocava (due stagioni proprio con la maglia gialloblù) e studiava da tecnico.
Oggi, può dirsi quasi campione d’Italia. La vittoria dei rossoneri ha avuto il marchio di Leao e Tonali, il primo in veste di assistman e l’italiano come goleador inatteso. Ruoli ribaltati, per rimontare il Verona in gol con Faraoni, tris finale di Florenzi e altri tre punti che avvicinano al traguardo finale.
Pioli analizza il Milan
Stefano Pioli nel post gara su Dazn è sollevato, ma mantiene alta la guardia. In collegamento da Verona, il tecnico del Milan Pioli si è definito «molto innamorato dei giocatori, lavoriamo insieme e sappiamo qual è il nostro percorso. Altra bella partita, ne manca ancora un’altra difficile e complicatissima domenica, ma già la concentrazione c’è dalla prossima».
E ancora: «Abbiamo giocato benissimo anche quando eravamo sotto, stavamo bene in campo e significa avere più spirito fino alla fine. Abbiamo superato tanti gradini, manteniamo questa concentrazione e la voglia di fare tutto al meglio».
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Manca poco per lo scudetto
Quattro punti in altre due gare per concedersi il sogno scudetto che manca da undici anni. Pioli dopo Verona deve ora tenere a bada i bollori del Milan, il difficile ancora deve arrivare con la gara interna di domenica contro l’Atalanta alle ore 18.
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Sul team orobico: «Dobbiamo capire che caratteristiche mettere in campo». Su Leao e Tonali: «Giovani e forti, la vacanza gli è servita e stiamo vivendo un ambiente spettacolare che ci dà energia incredibile. Continuiamo così».
