Il calcio italiano ha preso una decisione sui giocatori provenienti da Russia e Ucraina. È una decisione abbastanza particolare che non mancherà di far discutere.
Il calcio italiano ha scelto
La situazione dei calciatori in fuga è sempre molto delicata da affrontare. In particolar modo, le deroghe della Fifa e della Uefa hanno cercato, in qualche modo, di aiutare quanti avevano iniziato la stagione nei paesi in guerra.
Il calcio in Russia e Ucraina è fermo, lo sa anche il sistema italiano che guarda tutto con apprensione. Ovviamente il primo pensiero è rivolto alle tante persone che stanno soffrendo, nella speranza che il conflitto possa cessare al più presto. In ambito sportivo, invece, una decisione è stata presa quasi a sorpresa.
Le decisioni su chi giocava in Russia e Ucraina
Come riporta Tmw, è arrivata quasi una decisione a sorpresa. Il calcio italiano ha scelto di non tesserare quanti giocavano in Russia e Ucraina, pur potendolo fare materialmente per i mesi che mancano sino al termine della stagione.
Una decisione sicuramente particolare e che non mancherà di fare discutere. La Serie A ha scelto, di fatto, di non modificare in corsa le regole del proprio calciomercato, impedendo così alle società del torneo italiano di tesserare – seppur provvisoriamente – i calciatori per tre mesi.
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Calcio italiano, una scelta particolare
Quella presa sui calciatori che erano in Russia e Ucraina è una scelta che il calcio italiano ha fatto per motivi sportivi. Mancano otto giornate al termine del torneo e, facendo in questo modo, si vorrà permettere a tutte le contendenti di entrare in campo alla pari. La Serie A chiaramente ribadisce come ci saranno sicuramente iniziative per sensibilizzare alla pace e che non farà mancare comunque il suo apporto per ogni iniziativa.
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Non ci saranno però nuovi calciatori, un po’ come deciso anche dalla Premier League che non avrà nuovi tesseramenti dai paesi del conflitto. Cosa contraria alla Spagna che, invece, aderirà ai precetti già formulati da Fifa e Uefa.