Il Manchester United e CR7 sono sempre più in crisi: quali sono i problemi del club inglese che sta diventando sempre più una polveriera.
Manchester e CR7: una crisi sempre più ampia
Cristiano Ronaldo forse sta pensando con nostalgia ai tempi spagnoli e in parte a quelli italiani. Il Manchester United non sta soddisfacendo CR7 e la crisi non sembra così essere alle spalle: tutto questo desta preoccupazione ai tifosi soprattutto in vista Champions.
La squadra di Rangnick non sembra più ingranare, è una squadra spaesata che spesso è in balia degli avversari: CR7 vedendo questo Manchester sta pensando a come uscire dalla crisi, anzi a come uscire direttamente da questa incresciosa situazione inglese.
United in crisi, CR7 prende una decisione
CR7 ha fatto capire come non rimarrà in un Manchester United in crisi e che non lotta al vertice. Il campione portoghese ha la pretesa di un gruppo almeno degno del suo impegno, il portoghese sa di dover prendere presto una decisione.
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Gli ultimi risultati spingono Ronaldo però fuori dall’Old Trafford. In particolar modo, le ultime tre partite hanno testimoniato la crisi del Manchester. Partendo dal match odierno, l’1-1 contro il Southampton non è un risultato eccellente, Ronaldo non ha brillato così come buona parte della sua squadra. Tutti segnali che preoccupano i tifosi in vista della Champions e in vista del futuro dello stesso campione portoghese
Il futuro di CR7 e del Manchester si intrecciano
La crisi del Manchester di CR7 è iniziata dall’eliminazione nella FA Cup e proseguita poi con il pareggio contro il Bunrley sino al pari odierno. Ronaldo valuta tutte le soluzioni, un eventuale eliminazione dalla Champions League potrebbe rappresentare la fine di un rapporto ondivago.
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Il portoghese cercherebbe un nuovo club (probabilmente nella MLS), ma a certe cifre sarebbe davvero difficile riproporsi sul mercato, mentre il Manchester risparmierebbe un ingaggio comunque importante: senza Ronaldo, Cavani e (forse) Pogba ripartirebbe interamente da un progetto basato sui giovanissimi.
